Fieno Greco

8,00 

50 Capsule

  • METABOLISMO DEI TRIGLICERIDI E DEL COLESTEROLO
  • AZIONE EMOLLIENTE E LENITIVA (SISTEMA DIGERENTE)
  • METABOLISMO DEI CARBOIDRATI
  • AZIONE EPATOPROTETTIVA

FIENO GRECO: LA SPEZIA DELLA SALUTE

I semi di fieno greco presentano spiccate proprietà anaboliche, stimolanti neuromuscolari, antianemiche e osteogeniche. Proteine di elevato valore biologico, glucidi e lipidi, sostanze minerali e vitaminiche ne giustificano l’azione stimolante in numerose vie del metabolismo intermedio. Tali qualità rendono i semi di fieno greco un importante prodotto dietetico-terapeutico che viene impiegato in particolare nel trattamento degli individui astenici, magri e dei convalescenti in quanto contribuisce, anche grazie all’elevato valore calorico, a far riacquistare il peso perduto. L’azione tonica sul sistema nervoso, caratteristica della droga, è da attribuire anche alla presenza di fosfolipidi.

La tradizione riconosce alla pianta attività galattogena. Presso l’Università del Cairo è stata fatta una sperimentazione su 345 nutrici che ha confermato l’aumento della secrezione lattea, il migliorato contenuto di proteine, grassi, zuccheri, minerali e vitamine (Benigni R., Capra c., Cattorini P.E., op. cit., p. 602). Occorre però ricordare che la droga trasmette al latte un sapore sgradevole: i preparati a base di fieno greco hanno infatti un odore acre e persistente che può essere corretto aggiungendo Anice, Lampone, essenza di Limone, Melissa ecc.

L’ATTIVITA’ IPOGLICEMIZZANTE DEL FIENO GRECO

Altre attività riconosciute alla pianta sono quella ipoglicemizzante, ipocolesterolemizzante ed epatotropa (Bruneton J., Pharmacognosie…, op. cit., p.95). L’effetto ipoglicemizzante sarebbe da attribuire principalmente alla frazione fibrosa (altri principi in cause sono trigonellina, cumarina, acido nicotinico e nicotinamide), così come accade per l’erba medica e altre leguminose.

Le fibre grezze, dotate di proprietà idrofile, sottraggono acqua dal tratto gastroenterico ostacolando l’attività degli anzimi glucido-attivi (amilasi) e ne determinano un rallentamento di attività a livello delle macromolecole glucidiche: viene a diminuire, così, la disponibilità di glucosio. Le fibre inoltre sono indigeribili, per cui si viene a manifestare un’azione meccanica, svolta dalla massa mucillaginosa imbibita, con aumento della velocità di transito intestinale: si determina pertanto, a causa del minor contatto fra mucosa e nutriente, e quindi fra enzimi idrolitici e polisaccaridi, una minore formazione di glucosio disponibile per l’assorbimento [Pedretti M., Erb. Domani 6 (1996)].

Prove di laboratorio hanno dimostrato la diminiuzione della glicemia postprandiale nell’uomo normale o diabetico (Bruneton J., Pharmacognosie…,op. cit., p.95). Un interessante studio è stato condotto su pazienti diabetici non-insulino dipendenti (10 pazienti volontari): sono stati somministrati attraverso la dieta 25 g di polvere di semi di fino greco (contenente 6,5 g di proteine, 2 g di lipidi, 12 g di carboidrati) per 15 giorni. Sono stati ottenuti risultati positivi sia per quanto riguarda il tempo di dimezzamento della concentrazione di glucosio nel sangue, sia per quanto riguarda il test di tolleranza al glucosio. L’aggiunta della polvere alla dieta ha portato inoltre all’incremento dei recettori dell’insulina. Sembra pertanto che i semi di fieno greco siano in grado di aumentare l’utilizzazione del glucosio periferico determinando una maggiore tolleranza allo stesso [Raghuram T.C. et al., Phytotherapy Research 8, 83-86 (1994)].

ATTIVITA’ IPOCOLESTEROLEMIZZANTE DEL FIENO GRECO

I semi agiscono anche favorevolmente sul metabolismo lipidico, regolando la contrazione di colesterolo ematico. Anche in questo caso le fibre avrebbero un ruolo importante nel determinare l’azione: inibizione da parte delle fibre indigeribili degli enzimi lipolitici pancreatici ed enterici e quindi minore quota di lipidi assorbiti. L’aumentata capacità di legare gli acidi biliari, che emulsionano i lipidi alimentari, contribuiscono alla formazione di aggregati idrosolubili di acidi grassi, mono- e  di-gliceridi e colesterolo, sono agevolmente assorbiti dai microvilli intestinali, porta ovviamente ad una diminuzione del loro assorbimento.

Lignina, pectine e cellulosa rappresentano la frazione maggiormente attiva nel legare gli acidi biliari. Sembra che anche le proteine del seme (30,3% nella frazione delipidizzata) svolgano un certo ruolo nel determinare l’effetto ipocolesterolemizzante. Tali proteine sono paragonabili, per composizione in amminoacidi, a quelle della Soia (Pedretti, 1996) con un rapporto lisina/arginina più favorevole per quanto riguarda i semi di fieno greco (0,66 contro 0,85 della soia, 2,3 del latte). Le proteine che rappresentano un maggiore contenuto in arginina rispetto alla lisina (nelle proteine animali è il contrario) esercitano attività ipocolesterolemizzante. Il rapporto lisina/arginina è pertanto un indice per valutare gli effetti di una proteina sul tasso di colesterolo (Pedretti, 1996).

Sperimentalmente si è appurato che in ratti normali resi ipercolesterolemici, la cui alimentazione era costituita per metà dai semi di fieno greco, il valore del colesterolo sierico si è dimezzato (Della Loggia R., op. cit., p. 204). Anche la frazione contenente saponosidi è implicata in tale attività (Bruneton, 1993). Per ottenere una valida azione ipocolesterolemizzante ed ipoglicemizzante è opportuno utilizzare una forma galenica che mantenga la presenza  delle fibre  indigeribili.

ATTIVITA’ EPATOPROTETTIVA

L’azione favorevole nelle affezioni epatiche, dalla semplice insufficienza epatica ai processi degenerativi, con ristabilimento dell’alterato equilibrio metabolico  del fegato, è dovuta alla presenza di fattori epatoprotettivi. La colina previene l’accumulo di lipidi nel fegato e aumenta la sintesi epatica dei fosfolipidi: ciò determina un’aumentata mobilizzazione di acidi grassi dal fegato verso i depositi.

Anche le lecitine manifestano attività lipotropa; essendo inoltre un costituente di membrana dell’epatocita ne regolano la permeabilità. Il complesso B (B1-B2) e l’amide dell’acido nicotinico intervengono sia come attivatori enzimatici che come protettori della funzionalità epatica. Gli acidi grassi (linoleico, linolenico) infine agiscono regolando l’omeostasi lipidica e diminuendo il tasso di colesterolo ematico.

ATTIVITA’ ANTI-OSTEOPOROTICA

Interessante è anche l’utilizzo in alcune osteopatie in quanto nel seme sono presenti fattori osteogenici rappresentati da Vitamina D, Calcio, vitamina P. Può quindi essere prescritto nel trattamento dell’osteoporosi, nei disturbi della crescita, per aiutare il consolidamento delle fratture (per velocizzare la remineralizzazione vedi anche l’Equiseto).

Ingredienti e tenore giornaliero: Fieno greco (Trigonella Foenum – Graecum L.) 2640 mg, capsula vegetale.

Modalità d’uso: 6 capsule al giorno da suddividere ai pasti principali.

0% ECCIPIENTI 100% PRODOTTO

Questo integratore è stato prodotto senza l’utilizzo di eccipienti pertanto il contenuto della capsula è composto da materia prima al 100%.

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